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Il Gruppo AlomarDANZASondrio

Un intreccio vitale tra DMT e DS®

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Siamo
unità

nel tempo

danzante.

Giochi d'ombre

tra i nostri respiri.

Viaggio nell'essere

danza dell'anima.

Nel battito

della vita

sentiamo
la gioia
del nostro

femminile

esistere.

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                Elena

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DA DOVE VENIAMO

Il Gruppo è nato spontaneamente, dalla danza e non dalla mente, grazie all’invito a partecipare al Festival teatrale di Teglio del 2012. Una vetrina artistica prestigiosa che ci ha permesso di prendere consapevolezza del fatto che finalmente potevamo “mostrare agli altri un’esperienza di Bellezza”, “far vedere che non sono solo una malata”, “condividere qualcosa che ci fa stare bene e non si può spiegare con le parole”.

Per portare una voce controcorrente in un mondo in cui benessere e bellezza coincidono sempre di più con apparenza invece che con ricerca e Verità, in un mondo in cui il corpo è tradito e usato, mercificato, invece che rispettato e onorato. Un mondo in cui il senso della parola Corpo come Tempio è dimenticato.

Grazie all’esperienza vitale e profonda che ci permette di cogliere e vivere la contaminazione tra la danzaterapia di Maria Fux e la Danza Sensibile® di C. Coldy, la malattia (nemmeno troppo paradossalmente) è diventata il luogo in cui rinasce e si manifesta la danza della Verità, del rispetto, dell’Essere invece che dell’apparire.

Forse proprio per questo al gruppo si sono presto aggiunte anche persone “sane”, che hanno voglia di danzare la vita e la Verità di un Corpo perfetto così come è, nella meraviglia, nello stupore dell’esserci, nell’attimo del presente, con la propria forma, il proprio peso, le proprie intrinseche capacità e sensibilità.

In queste motivazioni è nascosta la chiave di questa nascita, che è stata una nascita a sorpresa che dopo due anni abbiamo deciso di formalizzare e rendere più chiara anche a noi stesse e a chi ci segue anche grazie questo luogo virtuale.

Sulla scia della prima serata è successivamente nato il desiderio forte di vivere nuovamente l’esperienza di “essere in pubblico” e poter “essere riconosciute” come portatrici di un messaggio di armonia, bellezza e presenza.

Così è fiorita la volontà di una per tutte di essere presenti anche con la danza a un appuntamento importante della storia di Alomar: la serata del decennale dell’associazione e di presentazione del libro Luci di Speranza.

Dopo questa seconda esperienza a contatto con lo sguardo del pubblico, il piacere di gustare la costruzione del momento e gli effetti aggreganti e adrenalinici del durante e del dopo ci hanno spinto a “ragionare” e quindi a passare alla formulazione di un progetto più strutturato, in ottica di maggiore continuità e per una identificazione più chiara del ruolo e della funzione della danza nella vita del Gruppo.

Queste considerazioni hanno fatto nascere una relazione anche verso altre sezioni (Como), con cui si sono creati eventi a cui le due sezioni hanno partecipato congiuntamente , dato che lo scopo è anche, oltre a quello di contribuire a diffondere maggiormente la conoscenza di Alomar, di aprire spazi di relazione e collaborazione con altre associazioni.

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DOVE ANDIAMO

Oggi il gruppodanza è uno spaziotempo aperto, nel quale si può entrare (e forse mai uscire!) in funzione del momento e dei propri bisogni espressivi e creativi, è una realtà dinamica, che si modifica e trasforma, come è nella natura del movimento e del danzare, e che cerca contesti in cui portare la propria danza per far conoscere questo volto di Alomar e per condividere l’esperienza che “Danzare è vivere, e Vivere è danzare” e che “nemmeno la malattia può levarci la voglia di danzare la nostra Vita”.

E’ e vuole sempre di più essere un luogo di scambio e ascolto creativo, un laboratorio di idee e ricerca, dove la preparazione di quello che sarà un momento pubblico è un percorso fatto di scoperte, entusiasmi, progetti nel progetto.

E’ e vuole diventare un tessuto che si intreccia con il tessuto sociale, e per questo desidera affacciarsi verso gli anziani che abitano le case di riposo come verso gli asili, per incontrare con la propria danza anime e sguardi che portano in se la storia della vita o la purezza di chi muove i primi passi, in una danza reciproca di incontri e nuovi sguardi.

In questo senso merita una menzione particolare il progetto “C’era una volta, il passato in movimento la memoria si fa danza”, nato dall’evoluzione e dall’intreccio di diversi momenti, per celebrare la memoria delle radici, il progetto presentato per la prima volta nel maggio 2016 ha già avuto numerose rappresentazioni e continua ad avere richieste in diverse RSA per il suo afflato empatico ed evocativo.

E’ e vuole essere uno strumento per far crescere nella società dentro alla quale vive una nuova consapevolezza di che cosa sia Danza, e cosa significhi realmente e con grande semplicità “Vivere per danzare e danzare per Vivere”.

Per questo invitiamo tutti coloro che non ci hanno mai visto danzare a venire a danzare con noi, a creare luoghi e situazioni in cui condividere e sperimentare, direttamente o semplicemente essendone testimoni, questa forma di ascolto consapevole e gioioso del proprio presente.

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